TRECENTA
TRECENTA
LUIGI MASETTI

Luigi Masetti nasce il 28 dicembre 1863 a Trecenta, dove entra in contatto con Nicola Badaloni, medico e politico delle cui idee di uguaglianza e libertà rimase affascinato.

Studia alle scuole tecniche nella vicina Lendinara, che raggiunge a dorso di mulo, entrando in contatto con Alberto Mario e la moglie Jessie White.

Successivamente nel 1884, appena ventenne, dal Polesine emigra con le due sorelle a Milano, sostenuto economicamente dal suo maestro di vita il Dottor Nicola Badaloni. Qui scoprì il bicicletto, come veniva definito da lui stesso, lo strumento che da lì in poi lo accompagnerà nelle varie avventure che lo porteranno ad esplorare il mondo.

A Milano inoltre completerà gli studi, conseguendo il diploma di ragioniere che lo porteranno a lavorare a Lugano impiegato in una casa di commercio. Qui si accorse però che la sua passione era un’altra e studiò da autodidatta latino e greco fino a conseguire la licenza liceale; e nel 1890 si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università di Pavia. Luigi Masetti è quindi un personaggio intelligente e scaltro e ben presto la sua voglia di scoprire lo porteranno ad una vita ricca di straordinarie imprese e lunghissimi viaggi.

La sua fine per molto tempo è rimasta avvolta in un alone di mistero, oggi invece si può affermare con certezza  che la data di morte risale al 22 maggio 1940 a Milano, dove è sepolto nel Cimitero Maggiore.

IL " VIAGGISSIMO "

È il 1892, quando Luigi Masetti, con in tasca una mappa strappata da un atlante di scuola, compie il suo primo viaggio in solitaria alla scoperta dell’Europa, percorrendo oltre 3.500 km in bicicletta.

L’anno successivo, nel 1893, sponsorizzato dal Corriere della sera, compie il viaggissimo: partendo da Milano raggiunge Liverpool per poi attraversare l’Oceano e raggiungere New York. Egli, arrivato qui non si ferma, prosegue per Chicago, dove vide la grande Esposizione Universale. Infine arriva a Washington, accolto da Grover Cleveland, allora Presidente degli Stati Uniti. Masetti, durante questo lunghissimo e avventuroso percorso lungo 7000 km, invia continue testimonianze epistolari al quotidiano milanese, permettendoci di avere un reportage dell’epoca.

Successivamente, compie altri mirabolanti viaggi toccando di nuovo l’Europa, attraversando gli Stati Uniti e giungendo fino in Russia e Medio Oriente – conversando tra gli altri anche con Lev Tolstoj – sostenuto sempre dalla sua cara bicicletta e dalla sua indomabile voglia di scoprire e conoscere. Non a caso lo stesso Corriere della Sera lo denominerà con l’appellativo «l’Anarchico delle due ruote».

LA SCULTURA

L’autore selezionato per la realizzazione dell’opera dedicata a Luigi Masetti è Alberto Cristini. Polesano e farmacista di formazione, si dedica però parallelamente a una delle sue più grandi passioni, l’arte. Le sue opere sono visibili in molti luoghi pubblici, non solo del Veneto, ma anche all’estero. In pittura, egli è noto per aver inventato la nuoto-pittura (famosa la foto dove viene ritratto a dipingere en plein air immerso nelle acque del Canal Grande a Venezia)

Il monumento, inaugurato il 22 maggio 2022, snello ed essenziale, ha come punto centrale la rappresentazione di un globo, il quale risulta vuoto al centro ma delimitato da paralleli e meridiani e accoglie al centro la figura del ciclista entrambi realizzati in acciaio corten. La scultura a sua volta, poggia su un cubo di calcestruzzo rivestito in marmo, recante la scritta “A Luigi Masetti: il pioniere che pedalò sul mondo”.

Con questo monumento, quindi, Luigi Masetti sembra tornare metaforicamente alla sua terra con l’immancabile compagna di viaggio, la bicicletta.

INFO ITINERARIO
- Prodotti tipici

I fiori all’occhiello della tipicità gastronomica del territorio di Trecenta sono costituiti dalle produzioni casearia, itticola (alcuni specchi d’acqua di origine naturale sono stati adibiti a questo allevamento) e di salumi (il famoso salame e il cotechino).

Proprio questi ultimi hanno ottenuto il riconoscimento di prodotti agroalimentari tradizionali del Veneto.

Il salame a Trecenta, ma anche nel Polesine tutto, rappresenta il simbolo dell’ospitalità

Dallo stretto legame con gli Estensi, Trecenta ha assimilato tradizioni, storia e cultura che si evidenziano anche in campo gastronomico; in particolare nel confezionamento e nella conservazione degli insaccati di carne di maiale si riscontrano metodologie di lavorazione e uso di ingredienti che portano a differenze sostanziali, soprattutto nel gusto, rispetto alle altre parti del Veneto. Nel corso dei secoli, ogni singolo produttore ha gelosamente custodito e tramandato ai familiari la propria arte nella produzione dei salumi, un segreto da proteggere gelosamente che assume una ritualità quasi mistica ed una intimità difficilmente penetrabile

- Pro Loco

La Proloco di Trecenta nasce nel 1988,  con lo scopo principale di valorizzare il proprio territorio (Gorghi, Palazzo Pepoli, Dipinti chiesa di Sariano, vecchia corte padronale Dossi), ed i prodotti alimentari tipici quali il Salame da taglio ed il Cotechino di Trecenta, che sono  stati  riconosciuti quali prodotti agroalimentari tradizionali (decr. reg. Veneto del 19/06/2007 – G.U. n° 147 del 27/06/2007 ).

Presidente protempore  CINZIA   DAVI’  cell. 339-4702928