L’edificio presenta caratteristiche tipicamente ascrivibili ai moduli costruttivi del secondo Rinascimento ed ha un’architettura tipicamente emiliana.
Palazzo Pepoli non è nato nella forma e nell’organizzazione distributiva e strutturale nella quale si presenta oggi ai nostri occhi, ma è un armonico progetto architettonico risultato di profonde trasformazioni ed ampliamenti. La sua determinazione strutturale finale è frutto infatti di una serie di importanti lavori di trasformazione effettuati nel corso di oltre un secolo, tra la fine del 1500 e la fine del 1600.
Inoltre le cantine del Palazzo hanno messo in evidenza complesse strutture sotterranee in laterizio, preesistenti alla costruzione dell’edificio ed ascrivibili a interventi effettuati in diversi periodi.
Le decorazioni scultoree che lo adornano si ipotizza vennero realizzate dallo scultore e stuccatore Giovan Francesco Bezzi, il quale aveva già collaborato con l’architetto Torri per alcuni edifici a Bologna.