SAN GIORGIO in BOSCO
SAN GIORGIO in BOSCO
PIAZZA XXIX APRILE

La piazza XXIX aprile è delimitata dalla Chiesa dedicata a Sant’Anna, con la canonica e altre strutture parrocchiali. Dalla parte opposta troviamo la scuola d’infanzia e l’ex asilo che dal 1985 ospita un presepio permanente.

Nelle vicinanze della piazza è collocato il Monumento ai Caduti eretto nel 1960.

Fino al secolo XIX, lo spazio della piazza, era parte integrante di una imponente villa fatta costruire da Angelo Morosini nella seconda metà del ‘600. Il palazzo passò ai Conti Vigodarzare che a fine ‘800 lo demolirono. Le uniche tracce rimaste, le vediamo nella disposizione della piazza, nel fabbricato a ridosso della chiesa e negli edifici dall’altro lato della strada.

La grandiosità del complesso è testimoniata da un’incisione del 1683.

L’intitolazione, avvenuta negli anni 50s, vuole ricordare i tragici fatti del 29 aprile 1945, le persone di Sant’Anna Morosina che quel giorno furono trucidate dalle truppe tedesche in ritirata. L’attuale sistemazione fu eseguita nel 1995, in occasione del 50° anniversario dell’eccidio e nel 2002 è stata posta una lapide in memoria.

 

ECCIDIO 29 Aprile 1945

Domenica 29 aprile 1945, ore 8.00

località San Nicolò.

Dopo l’abbattimento di piante per ostacolare la ritirata tedesca, i partigiani locali ingaggiano uno scontro a fuoco con i soldati della 29° divisione Panzergranadier Falke. Lo scontro provoca la reazione tedesca: inizia la rappresaglia.

A Sant’Anna vengono prelevati uomini e ragazzi dalle loro case, alcuni vengono uccisi sul posto. Sono incolonnati: inizia una marcia forzata a mani alzate. La colonna si dirige verso Villa del Conte, Abbazia Pisani, Lovari e San Martino di Lupari, dove proseguono scontri a fuoco, rastrellamenti, case bruciate e uccisioni anche di donne. Alle 15.30 la colonna si ferma in via Cacciatora a Castello di Godego (TV): comincia la mattanza sui civili da parte dei soldati della Falke.

Alla fine della giornata si conteranno 130 morti, molti erano ragazzi: 54 lungo il tragitto e 76 in via Cacciatora. Si salveranno solo due persone.

I funerali si svolsero il 2 maggio 1945.

Le vittime di Sant’Anna Morosina sono sepolte nella Cappella della Beata Vergine Addolorata, nel cimitero del paese, costruita in occasione del decennale.

I MOROSINI e la VILLA

 I MOROSINI e la Villa

I Morosini antica famiglia del patriziato veneziano, una delle dodici famiglie “apostoliche” che nel 697 votarono per l’elezione del primo doge. I Morosini annoverano quattro dogi tra cui Francesco celebre per aver sconfitto, nel 1677, i Turchi ai Dardanelli.

Alla metà del ‘400, la famiglia Morosini è divisa in diversi rami, uno di questi, detta dei “Tressa”, comincia ad acquistare campi in terraferma scegliendo Sant’Anna per la ricchezza delle acque e delle piste stradali.

Durante il ‘500 gli affari di Casa Morosini della Tressa andarono di male in peggio, fu Angelo Morosini (1629- 1692), che riuscì a sistemare la pessima situazione finanziaria. In pochi anni, grazie agli incarichi conferitigli dalla Repubblica di Venezia, divenne Procuratore di San Marco (seconda carica dopo quella del doge) e, dopo la metà del ‘600, mise mano alla costruzione della villa imponente (tre piani, lunga 61m., larga 16m ed alta 17m) con uno splendido parco.

Per tutto il ’700 gli eredi di Angelo dissiparono il patrimonio e nel 1824 la villa andò all’asta, acquistata dai Conti Cittadella-Vigodarzare assieme all’intero paese di Sant’Anna. Il grandioso palazzo fu demolito tra il 1862 e il 1880 a causa degli elevati costi di mantenimento. Di esso rimane testimonianza solo in una incisione di Martial Desbois del 1683 conservata al museo Correr di Venezia.

IL PRESEPE

Il presepe artistico iniziato nel 1984 da un gruppo di lavoro locale comprendente: falegnami, elettricisti, stuccatori, pittori e sarte. Essi mettono la propria esperienza e il proprio tempo libero a disposizione di quest’opera in continua evoluzione.

Il presepe occupa uno spazio di 150 metri quadrati ed è collocato stabilmente all’interno del vecchio asilo che si affaccia sulla Piazza XXIX Aprile. È visitabile durante il periodo natalizio.

La Natività è minuziosamente ricreata, arricchita con una scenografia degli ambienti e della vita quotidiana del Veneto dei primi anni del ‘900. Figure animate, scenari in movimento, paesaggi, lavori e mestieri di un tempo. Una ricerca attenta e meticolosa per riprodurre nei minimi particolari la familiarità dei luoghi, facendo diventare il presepio una specie di “museo storico”, dove ammirare, perfettamente riprodotti e funzionanti, il “maglio”, la “segheria” e il “mulino”.

VILLE, ORATORI, CAPITELLI

Ville, Oratori, Pile e Capitelli

 

1- Oratorio di San Nicolò

 Situato nella contrada a cui ha dato il nome, con gradevoli accenni al neoclassico, fornito di atrio, troviamo l’oratorio di San Nicolò (San Nicola di Bari). Il culto del santo era diffuso nella zona almeno dalla fine del ‘500. Non si conosce la data certa della realizzazione dell’oratorio privato, la prima annotazione risale alla visita pastorale del 1641, eretto dalla famiglia Morosini con una superficie di 20 metri quadrati.

Dopo la caduta finanziaria dei Morosini i beni di Sant’Anna Morosina vennero acquistati all’asta dai conti Cittadella-Vigodarzare. Questi demolirono il vecchio oratorio e ne edificarono uno nuovo nel 1838.

2 – Caseggiato

 A fianco dell’oratorio si erge un complesso fabbricato costruito all’inizio dell’800, incentrato nel cortile interno e attorniato da un vasto parco; la cui facciata è rivolta verso sud e lungo la strada è visibile solo l’imponente parete nord. L’immagine storica ci mostra per esteso il fabbricato di proprietà dei conti Cittadella-Vigodarzare.

Durante la Prima guerra mondiale trovarono alloggio regimenti di fanteria italiana, data la posizione di retrovia dal fronte di guerra. Durante la Seconda guerra mondiale venne utilizzato come officina meccanica dai tedeschi. Il fabbricato fu dato alle fiamme per rappresaglia dopo che un gruppo di partigiani spararono all’avanguardia di una divisione tedesca in ritirata. Il 3 agosto del 1945 si abbatte nella zona un violento ciclone che dette il colpo di grazia alla parte del fabbricato con le imponenti colonne.

3 – La pila di Riso

 Di fronte al caseggiato dei conti Cittadella-Vigodarzare, sempre di loro proprietà, posta obliquamente all’asse stradale ma parallela al Canale della Pila, è collocato un altro antico edificio che nei tempi passati era adibito a Pila di Riso; ossia si puliva il riso.

Un’altra pila di riso la troviamo all’interno del complesso di Villa Morosini-Cagni la quale era alimentata dal Rio Orcono.

4 – Villa Morosini-Cagni

 Il complesso edilizio viene costruito nel 1640 da Angelo Morosini; ricostruita nel 1845 dai Cittadella-Vigodarzare. La villa presenta al centro il corpo padronale, realizzato su pianta quadrata e sui lati est ed ovest gli annessi rustici costituiti dalla barchessa e dalla casa del massaro. Nel 1912 sotto la balconata venne posto lo stemma dei Cagni, famiglia di origine piemontese. Nel complesso trovano posto un piccolo oratorio dedicato ai santi Cosma e Damiano. il Rio Orcono alimentava una Pila per il riso.

5 – Oratorio dei Santi Cosma e Damiano

L’oratorio, situato adiacente alla villa Cagni, edificato nel 1923 in origine era intitolato ai santi Cosma e Damiano (Noti come Santi Medici, subirono il martirio in Siria, nel III secolo D.C.), ora alla Madonna. Il colonnello Giorgio Cagni chiese al parroco il permesso di costruire un oratorio privato, adducendo come motivo della richiesta la salute cagionevole della figlia e le sue frequenti assenze domenicali per motivi di lavoro. In realtà il Cagni non voleva essere da meno dei vicini conti Cittadella-Vigodarzare (Bolzonella) e Giusti del Giardino (Paviola), che avevano da secoli gli oratori privati.

 6 – Capitello della “Sacra Famiglia”

 Un originale capitello o tabernacolo a forma triangolare è posto al centro dell’incrocio, tra le vie Morosini, Sega e Sant’Anna, nella vecchia località Esenti. Edificato nel 1896 a spese della parrocchia forse per lo scampato pericolo dal colera.

Nella nicchia profonda è posta la statua lignea policrome di Sant’Anna con la Vergine bambina, i due lati chiusi affrescati con una scena quotidiana della Sacra Famiglia, da una parte, e dall’altra con San Nicola che battezza. La copertura è a cupola.

Nel dicembre del 2009 vennero ultimati i lavori per la realizzazione della rotatoria, ponendo al centro il Tabernacolo con a fianco una pompa. Tra il novembre 2013 e l’aprile 2014 il tabernacolo è stato restaurato dalla restauratrice Samanta Borella.

7 – La statua di Sant’Anna

Una particolare storia riguarda la statua lignea policrome di Sant’Anna custodita nel capitello. Nel 1965 alcuni balordi cercarono di trafugarla senza successo. Un paio d’anni dopo venne dichiarata opera del ‘700 per impedire l’abbattimento del capitello. Nel 1969 venne rubata, recuperata dai carabinieri e in quella occasione un cronista del Gazzettino dichiarò che si trattava di un’opera del ‘400. Ad ogni modo Sant’Anna continua a proteggere il paese a lei dedicato dall’interno del tabernacolo.

INFO ITINERARIO
- Punti di interesse

 

Punti di interesse – Itinerario

Municipio-Villa Bembo

Chiesa di San Giorgio Martire

Villa Anselmi

Piazza Roma

PIazza Manzoni

Pista Ciclabile Ennio Toniato

In preparazione

In preparazione

In preparazione

Mulino di Persegara

In preparazione

In preparazione

Località Cogno

Piazza XXIX Aprile

In preparazione

In preparazione

In preparazione

In preparazione

In preparazione

In preparazione

 

 

 

 

- Numeri utili

 

                              NUMERI UTILI

  • Municipio 049 945 3211
  • Centrale Operativa Polizia Locale 8001013
  • Numero unico europeo emergenza 112
  • Servizio di urgenza ed emergenza medica 118 (necessità legate alla salute)
  • Vigile del Fuoco 115 (incendi, emergenze meteo)
  • Soccorso Stradale Automobile Club d’Italia (ACI) 803 116
  • Viaggiare informati 1518
  • Antiviolenza 1522
  • Soccorso animali selvatici, via Cave 180 Padova 049 8201940 – 049 8201941
  • Canile di Presina – Parco zoofilo San Francesco, via Borghetto I, 11 Presina -Piazzola sul Brenta 333 1867076

 

- Pro Loco

  PRO LOCO PROSANGIORGIO A.P.S.

Nasce nel 1985 come promotore delle attività teatrali da Dino Gobbato che ne fu presidente per oltre vent’anni. È un’Associazione libera, apolitica e aconfessionale senza scopi di lucro. Ha come scopo principale riunire attorno a sé tutti coloro che hanno interesse allo sviluppo turistico, culturale, ricreativo, sportivo e sociale del paese.

L’anno successivo venne istituita la pedalata ecologica legata alla “Festa di primavera” al 1° di maggio. A conclusine della giornata c’è l’assegnazione del “Premio Drago d’oro”.

Il “Drago d’oro” viene istituito nel 1992 e consegnato ogni anno ad una persona che si è contraddistinta per azioni benemerite in ambito sociale, nell’arte, nella cultura, nell’economia, in generale per aver diffuso una conoscenza e un interesse positivo verso il territorio comunale.

La Pro Loco organizza ogni anno, a partire dall’autunno fino a marzo, una rassegna teatrale amatoriale in lingua veneta, con un premio “La ponpeta” assegnato all’opera rappresentata che riscuote maggior successo.

Collabora con i comitati sagra di Cogno (inizio maggio), Lobia (terza settimana di giugno), Paviola (seconda di luglio, con il tradizionale e prelibato piatto di seppie ai ferri), Sant’Anna Morosina (terza di luglio) e San Giorgio in Bosco (ferragosto).

E poi gite culturali, le uscite all’Arena di Verona e moltissime altre attività.

PRO LOCO PROSANGIORGIO A.P.S.

Piazza Manzoni, 1

35010 San Giorgio in Bosco (PD)

Tel. 349.3216339

www.prosangiorgio.itinfo@prosangiorgio.it