SAN GIORGIO in BOSCO
SAN GIORGIO in BOSCO
LOCALITA' COGNO

La località di Cogno (Chuni,) è certamente presente in età romana, da qui passava la strada vicinale del Cogno (via Terraglione) che si congiungeva alla strada consolare Postumia, la quale correva a nord di Cittadella. Sempre a Cittadella, presso il Museo Civico della Torre di Malta sono conservati alcuni reperti d’epoca romana e longobarda rinvenuti nelle vicinanze.

Nel 972, la località di Cogno viene nominata nel “diploma di Ottone”, un documento di Ottone I di Sassonia, re dei Franchi e imperatore del Sacro Romano Impero. È nominata anche negli Statuti Patavini del 1218.

A parte questi sporadici cenni non si hanno molte notizie storiche certe, per lo più sono avvolte nella leggenda, racconti di un mondo contadino narrati durante i filò nelle lunghe sere d’inverno.

Attualmente Cogno, è una località attiva del comune di San Giorgio in Bosco. Attorno alla chiesetta della Madonna di Lourdes e alla piazza San Giovanni Bosco, inaugurata nel 2009, si sta sviluppando il nuovo centro. In origine il punto centrale della comunità si identificava nella zona del capitello di Sant’Andrea dove sorgeva anche una scuola elementare e a poca distanza, su di un promontorio, si erge la Torre della Colombara da dove possiamo scorgere un laghetto aperto alla pesca sportiva.

 

Chiesa M. di Lourdes

Chiesetta votiva della Madonna di Lourdes

La chiesetta votiva di Cogno dedicata alla Madonna di Lourdes, venne edificata tra il 1946 e il 1950. Gli abitanti della località vollero così ringraziare la Madonna per la fine del conflitto mondiale e di aver protetto la loro terra negli ultimi giorni di guerra dai rastrellamenti dei tedeschi.

Dei lavori se ne occupò Giovanni Zorzi (Vinio), figlio di Antonio, colui che aveva lavorato per innalzare il campanile della chiesa di San Giorgio Martire. La gente di Cogno, con i carretti trainati da buoi, portarono i sassi raccolti dal vicino fiume Brenta.

L’interno della chiesa, a pianta rettangolare, è modellato da linee semplici: la luce pervade tutto il piccolo edificio. Nell’abside è stata riprodotta, sempre da Zorzi, la Grotta di Massabielle (la grotta delle apparizioni della Vergine Maria a Bernadette, situata all’interno del santuario di Lourdes in Francia); a fianco troviamo gli Ex Voto per le grazie ricevute. Ai lati dell’abside, in alto, due nicchie: sulla sinistra la statua di San Giuseppe con il Bambino Gesù, nell’altra quella di San Giovanni Bosco (1815-1888, sacerdote, fondatore della congregazione salesiana dedita all’insegnamento, principale promotore della stampa fu canonizzato nel 1934 e nel 1989 gli venne conferito il titolo di “Padre, Maestro e Amico dei Giovani”).

La chiesetta fa parte della parrocchia di San Giorgio in Brenta ed è visitabile solo durante la celebrazione liturgiche.

 

Capitello Sant' Andrea

Il Capitello di Sant’Andrea

Nel 1634 il conte Andrea Cittadella fece erigere il capitello in onore del suo santo protettore.

Questo capitello è l’unico segnato nel catasto storico napoleonico (1812), in quanto indicava il confine tra i terreni dei conti Cittadella ad est e quelli dei conti Borromeo di San Giorgio in Brenta ad ovest.

I Capitelli sono posti ai crocicchi di vie a protezione dei vari pericoli, venivano innalzati con l’esclusivo contributo dei fedeli del luogo. Seguendo questa tradizione il capitello di Sant’Andrea è stato restaurato nel 2003 dagli stessi abitanti della località di Cogno.

Al posto della vecchia, deteriorata, immagine di Sant’Andrea, è stata posta una statua in legno di cimbro scolpita dallo scultore Gregor Mussner di Ortisei (BZ).

Sant’Andrea, celebrato il 30 novembre, fu uno dei primi e più vicini discepoli di Gesù, fratello di Pietro. Morì nel 60 D.C. appeso ad una croce decusse(X).

È patrono dei pescatori e dei fabbricanti di corde; è invocato contro la gotta, i crampi, il torcicollo e la dissenteria.

 

TORRE della COLOMBARA

La Torre della Colombara

Le colombare sono tipiche costruzione medioevali. Queste torri servivano per l’allevamento dei columbidi che venivano utilizzati per diversi scopi, come per la concimazione della terra, la caccia, l’alimentazione.  Le colombare venivano anche utilizzate come torri d’avvistamento, ma erano inadeguate per una difesa attiva.

La tradizione vuole che la torre della Colombara di Cogno sia quanto rimane di un antico castello feudale. Non si conosce a quando risale la costruzione; alcuni storici riportano che nel 1147 in questo luogo sia stata stipulata la pace tra Padova e Vicenza alla fine di una guerra che aveva coinvolto l’intero Veneto per il diritto dell’acqua, importante per l’irrigazione ed il funzionamento dei mulini. Altri invece la farebbe risalire al periodo della costruzione delle mura di Cittadella tra il 1220 e il 1221. Ad ogni modo nel catasto napoleonico del 1812 viene segnata come parte di una casa colonica. Attualmente in disuso e alcune finestrelle sono state murate.

 

Curiosità Storiche

Curiosità Storiche

1- L’aratoio alberato vitato

In via Gramsci, nei pressi dell’incrocio con via Colombara, troviamo un filare di vite, unico esempio in zona di un aratoio alberato vitato.

L’aratoio alberato vitato era il nome che i rilievi catastali avevano attribuito alla cultura promiscua della vite sostenuta da alberi, detto comunemente piantata, molto diffusa nell’ottocento. Questo è un tipo di cultura della vita sorretta non da tralice in cemento, ferro o legno, bensì da piante vive che potevano essere alberi da legno, o da frutto oppure di gelso, come in questo caso, le cui foglie venivano utilizzate per alimentare i bacchi da sete allevati in casa.

2 – Laghetto di cava

 Tra gli anni ’60 e ’70 era una cava di ghiaia; all’inizio degli anni ’80 fu introdotta la pesca sportiva e divenne un luogo dove le famiglie della zona trascorrevano i caldi pomeriggi estivi. Il luogo venne chiuso dopo pochi anni e riaperto nuovamente nel 2010 per gli appassionati di pesca. L’entrata è situata in via Bocchiero.

3 – La scuola elementare

Nella località di Cogno fino agli anni ’70 del ‘900 vi era una scuola elementare che conferiva alla località un’identità di “frazione”, creava una comunità.

La scuola elementare di Cogno venne costruita nel 1928, in quanto la popolazione era aumentata, e il piccolo spazio messo a disposizione da un privato del luogo non era più sufficiente. Inoltre le altre scuole della zona erano troppo distanti per recarsi ogni giorno a piedi. L’edificio era a due piani, al piano terra un’aula per la 1°, 2° e 3°, ed un’altra al primo piano per la 4° e 5°. Una sola maestra, la stufa a legna e i servizi fuori.

La scuola venne chiusa nell’estate del 1972;  e fu acquistata all’asta da un privato nel 1978 e ristrutturata in abitazione.

4 – L’antica fornace

Nei terreni dietro la Chiesetta si ergeva una fornace, costruita nell’800, che produsse coppi e mattoni (quarei) fino agli anni ’30 del Novecento. Di forma rotonda alta circa 3 metri, con un camino alto “quanto un campanile” che venne distrutto nel ’41, aveva dai 15 ai 20 forni per la cottura del materiale. Vi lavoravano un centinaio di persone. L’intensa escavazione di argilla per la costruzione dei laterizi, hanno portato alla luce dei reperti archeologici come una tomba, forse di un centurione romano, ma andati persi per la non conoscenza, all’epoca, del loro valore storico. Assieme all’argilla chissà quanti minuscoli reperti sono stati inglobati nei mattoni. Ora di tutto questo non rimane più nulla, ricoperto dalle arature.

5 – La Fontana Coèrta

Nel boschetto lungo la via Bolzonella, dal lato a monte, a circa 300 metri dall’incrocio con la SP47, sorgeva la “Fontana Coèrta” dalla piccola muratura rotonda (diametro 1 m., altezza circa 2 m.). Fatta costruire dal Conte Cittadella-Vigodarzare per l’irrigazione delle risaie che qui esistevano. Le risaie sparirono negli anni ’30 del secolo scorso in quanto erano fonte di malaria. Sempre in quel periodo, i parroci del territorio fecero pressione sul Conte affinché chiudesse la fontana in quanto dava adito a leggende e superstizioni legate al mondo soprannaturale. Da qui il nome di fontana coperta. Venne demolita e chiusa definitivamente nel 2018.

6 – Strada Consolare Postumia

 La Via Postumia è una via consolare romana terminata nel 148 A.C. dal console romano Postumio Albino nei territori della Gallia Cisalpina, l’odierna Pianura Padana, per scopi prevalentemente militari.

La Postumia congiungeva le città di Genova, Tortona, Piacenza, Cremona, Verona, Vicenza, Oderzo, per arrivare fino ad Aquileia. Con questa strada pertanto si congiungeva per via di terra i due principali porti romani del nord Italia: Aquileia e Genova.

 

 

 

INFO ITINERARIO
- Punti di interesse

Punti di interesse – Itinerario

Municipio-Villa Bembo

Chiesa di San Giorgio Martire

Villa Anselmi

Piazza Roma

Piazza Manzoni

Pista Ciclabile Ennio Toniato

In preparazione

In preparazione

In preparazione

Mulino di Persegara

In preparazione

In preparazione

Località Cogno

Piazza XXIX Aprile

In preparazione

In preparazione

In preparazione

In preparazione

In preparazione

In preparazione

 

 

 

 

- Numeri utili

 

                              NUMERI UTILI

  • Municipio 049 945 3211
  • Centrale Operativa Polizia Locale 8001013
  • Numero unico europeo emergenza 112
  • Servizio di urgenza ed emergenza medica 118 (necessità legate alla salute)
  • Vigile del Fuoco 115 (incendi, emergenze meteo)
  • Soccorso Stradale Automobile Club d’Italia (ACI) 803 116
  • Viaggiare informati 1518
  • Antiviolenza 1522
  • Soccorso animali selvatici, via Cave 180 Padova 049 8201940 – 049 8201941
  • Canile di Presina – Parco zoofilo San Francesco, via Borghetto I, 11 Presina -Piazzola sul Brenta 333 1867076

 

- Pro Loco

  PRO LOCO PROSANGIORGIO A.P.S.

Nasce nel 1985 come promotore delle attività teatrali da Dino Gobbato che ne fu presidente per oltre vent’anni. È un’Associazione libera, apolitica e aconfessionale senza scopi di lucro. Ha come scopo principale riunire attorno a sé tutti coloro che hanno interesse allo sviluppo turistico, culturale, ricreativo, sportivo e sociale del paese.

L’anno successivo venne istituita la pedalata ecologica legata alla “Festa di primavera” al 1° di maggio. A conclusine della giornata c’è l’assegnazione del “Premio Drago d’oro”.

Il “Drago d’oro” viene istituito nel 1992 e consegnato ogni anno ad una persona che si è contraddistinta per azioni benemerite in ambito sociale, nell’arte, nella cultura, nell’economia, in generale per aver diffuso una conoscenza e un interesse positivo verso il territorio comunale.

La Pro Loco organizza ogni anno, a partire dall’autunno fino a marzo, una rassegna teatrale amatoriale in lingua veneta, con un premio “La ponpeta” assegnato all’opera rappresentata che riscuote maggior successo.

Collabora con i comitati sagra di Cogno (inizio maggio), Lobia (terza settimana di giugno), Paviola (seconda di luglio, con il tradizionale e prelibato piatto di seppie ai ferri), Sant’Anna Morosina (terza di luglio) e San Giorgio in Bosco (ferragosto).

E poi gite culturali, le uscite all’Arena di Verona e moltissime altre attività.

PRO LOCO PROSANGIORGIO A.P.S.

Piazza Manzoni, 1

35010 San Giorgio in Bosco (PD)

Tel. 349.3216339

www.prosangiorgio.itinfo@prosangiorgio.it