SAN GIORGIO in BOSCO
SAN GIORGIO in BOSCO
MULINO di PERSEGARA

Il Mulino di Persegara, presente già nel XVI,era dotato di 4 ruote di legno azionate dall’acqua della roggia Brentella-Cognarola. Nel 1566 venne tolta una ruota e un’ulteriore ruota fu rimossa nel 1797, dopo una disastrosa piena del Brenta che aveva recato gravi danni al mulino. Le due ruote rimaste vennero sostituite con una turbina nel 1926.

Vari furono i proprietari e gli affittuari che si succedettero nel corso dei secoli. La famiglia Gagliardi lo vendette nel 1690 ai Grifalconi e a metà dell’800 passò ai Bressan. In questo periodo il mulino fu preso in gestione anche dalla famiglia Zorzi (Vinio). Tramite matrimonio l’edificio divenne di proprietà dei Visonà e nel 1952 venne acquistato dai fratelli Sgarbossa.

L’edificio conserva l’antica struttura ancora visibile sul lato destro. Negli anni quaranta del ‘900 le macine di pietra furono sostituite dal cilindro.

L’ultimo mugnaio, Ernesto Sgarbossa cessò l’attività il 30 giugno del 1997. Il mulino di Persegara rimane l’ultima vestigia di memora di un’antica località: Persegara, inghiottita dalla Brenta.

Dal 2012 è in funzione, adiacente al mulino, un piccolo impianto idroelettrico.

(2024 M.B. Spoletto)

I MULINI ieri-oggi

Altri Mulini esistenti nel Comune e a confine.

 

Mulino Lobia: demolito alla fine degli anni Venti del Novecento per bonificare la zona delle Valli. Il mulino era a due ruote funzionanti con le acque della roggia Brentella-Cognarola. Le prime testimonianze della sua esistenza risalgono agli inizi del ‘700 ed il primo proprietario, di cui si ha testimonianza, è la famiglia dei nobili Morosini. Annessa c’era anche una segheria.

Mulino ex Biscotto: nasce come segheria. La prima documentazione la troviamo in una mappa del 1564. L’attività molitoria iniziò nella seconda metà dell’Ottocento. La ruota era collocata nella roggia del Molino. Nel 1980 chiuse i battenti. L’edifico non venne mai ristrutturato e si possono ancora vedere i segni lasciati della ruota oltre che al salto e al ponticello per le chiuse.

Mulino Fabian: situato a ridosso della barchessa sud del complesso di villa Bembo, attuale sede del Comune. Completamente modificato, non rimane nulla del vecchio opificio. Unico mulino a nascere elettrico agli inizi del ‘900, cessò di funzionare nel 1962.

Mulino Stocco: in via Cogno, un tempo via Molino, funzionava a due ruote azionate dalla roggia Brentella. Cessò l’attività nella metà degli anni ‘70 del ‘900: è rimasto il salto e il ponticello dove era inserita la chiusa della roggia.

Mulino Scudiero: in via San Nicolò verso Sant’Anna Morosina, si trovava sul fiume Tergola. Il mulino trasformato in una villetta che conserva l’antica struttura. Il mulino era a tre ruote. Nell’800 il proprietario era il conte Andrea Cittadella Vigodarzere da cui venne acquistato dagli Scudiero e funzionò fino al settembre del 1990. Il mulino nel 1950 risulta elettrico e privo già dal 1935 delle ruote.

Mulino del Coppo: sul Tergola, rientra nel percorso del parco della Palude di Onara. L’opificio a due ruote apparteneva ai conti Cittadella-Vigodarzere. Funzionò fino agli anni ’40 del ‘900.

Mulino di villa Bolzonella: alimentato dalla roggia Brentella, era a due ruote, dai Conti Cittadella-Vigodarzare, passò alla famiglia Scudiero. Già negli anni ‘30 del ‘900 le ruote erano state sostituite dalla turbina.

Mulino di ferro: aveva gli ingranaggi di ghisa. Questo edificio si trova nella frazione di San Giorgio in Brenta confinante con Giarabassa in via Campanello. Il mulino risalirebbe al XV secolo, era a tre ruote poste nella roggia del Mulino. Ha cessato l’attività negli anni ’70 del ‘900. L’attuale proprietario l’ha adibito a showroom di abbigliamento.

Mulino di via Sega: posto sul Tergola, in origine era una segheria situata proprio nel confine tra Sant’Anna Morosina e Villa del Conte. Fino alla metà degli anni Settanta del secolo scorso l’opificio ha mantenuto le ruote idrauliche. Sempre in quel periodo chiuse i battenti.

(2022 M.B. Spoletto)

 

IL CAPITELLO

Il capitello di Sant’Antonio venne realizzato, con le ultime quattro mole rimaste del mulino, nel 1970 dai fratelli Sgarbossa Piero e Attilio. La statua del Sant’Antonio da Padova proveniva da un altro capitello situato dal lato opposto della strada, non era molto più grande dell’attuale, anche se assai differente, più tradizionale: un muro con una nicchia ed al suo interno la statua del Santo. Aveva una piccola pompetta al centro dove ci si poteva dissetare.

Durante i lavori di sistemazione della strada, tra il 1967 ed il 1969, il capitello, venne abbattuto e la statua depositata nella barchessa adiacente al mulino. Venne quindi ricollocata nel capitello continuando a proteggere il mulino ed i viandanti.

Una curiosità: il Capitello venne costruito per una richiesta di grazia, che però sfortunatamente  non si realizzò.  Nel 2022, una giovane coppia del paese si  prese l’incarico di restaurare l’ormai fatiscente struttura chiedendo  una grazia al Santo che questa volta l’ha concessa.

(2022 M.B.Spoletto)

INFO ITINERARIO
- Punti di interesse

Punti di interesse – Itinerario

Municipio-Villa Bembo

Chiesa di San Giorgio Martire

Villa Anselmi

Piazza Roma

Mulino di Persegara

In preparazione

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- Pro Loco

  PRO LOCO PROSANGIORGIO A.P.S.

Nasce nel 1985 come promotore delle attività teatrali da Dino Gobbato che ne fu presidente per oltre vent’anni. È un’Associazione libera, apolitica e aconfessionale senza scopi di lucro. Ha come scopo principale riunire attorno a sé tutti coloro che hanno interesse allo sviluppo turistico, culturale, ricreativo, sportivo e sociale del paese.

L’anno successivo venne istituita la pedalata ecologica legata alla “Festa di primavera” al 1° di maggio. A conclusine della giornata c’è l’assegnazione del “Premio Drago d’oro”.

Il “Drago d’oro” viene istituito nel 1992 e consegnato ogni anno ad una persona che si è contraddistinta per azioni benemerite in ambito sociale, nell’arte, nella cultura, nell’economia, in generale per aver diffuso una conoscenza e un interesse positivo verso il territorio comunale.

La Pro Loco organizza ogni anno, a partire dall’autunno fino a marzo, una rassegna teatrale amatoriale in lingua veneta, con un premio “La ponpeta” assegnato all’opera rappresentata che riscuote maggior successo.

Collabora con i comitati sagra di Cogno (inizio maggio), Lobia (terza settimana di giugno), Paviola (seconda di luglio, con il tradizionale e prelibato piatto di seppie ai ferri), Sant’Anna Morosina (terza di luglio) e San Giorgio in Bosco (ferragosto).

E poi gite culturali, le uscite all’Arena di Verona e moltissime altre attività.

PRO LOCO PROSANGIORGIO A.P.S.

Piazza Manzoni, 1

35010 San Giorgio in Bosco (PD)

Tel. 349.3216339

www.prosangiorgio.itinfo@prosangiorgio.it

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