Un tragico incidente ferroviario avvenne il pomeriggio del 7 agosto 1974 sulla riva destra del fiume Brenta, all’altezza del passaggio a livello fra Carmignano e Fontaniva, all’epoca azionato manualmente. In quel giorno l’espresso “Freccia delle Dolomiti” proveniente da Milano e diretto a Calalzo, si schiantò, alla velocità di almeno 110 Km. all’ ora, con il rimorchio di un autotreno carico di ghiaia.
La mancata chiusura del passaggio a livello provocò un impatto violentissimo che causò la morte di 6 persone ed il ferimento di altre 21. Questo avvenimento accelerò l’eliminazione dei passaggi a livello manuali non solo a livello locale ma in tutta la rete ferroviaria nazionale e portò al primo posto il problema della sicurezza, risolvibile solo con la costruzione di cavalcavia o sottopassi.
Inoltre si faceva sempre più urgente, considerato l’aumento costante del numero dei passeggeri e del quantitativo delle merci, anche l’introduzione della trazione elettrica per alleggerire il nodo ferroviario di Mestre. I lavori di elettrificazione terminarono solo nella primavera del 1979 e gli elettro-treni sostituirono gradualmente i locomotori a vapore o diesel. Erano trascorsi 102 anni da quando la prima vaporiera aveva attraversato Fontaniva proveniente da Vicenza il 12 settembre 1877. L’ aumento del traffico stradale e ferroviario e la trazione elettrica dei treni, portarono alla completa soppressione dei passaggi a livello manuali, avvenuta nel 1980.
L’Amministrazione Comunale di Fontaniva stabilì, quindi, l’edificazione di un grande sottopasso, situato ad est della stazione ferroviaria, inaugurato il 22 aprile 2007. Quest’opera ha sicuramente contribuito alla sicurezza generale, dopo il lungo percorso iniziato da quella drammatica giornata estiva del 7 agosto 1974.
(01/03/2022 Guerrino Citton)