FONTANIVA
FONTANIVA
AREA BRENTA VIVA

La Brenta, uno dei principali fiumi del Veneto, nasce in Trentino come emissario dei laghi di sorgente termale di Levico e di Caldonazzo. Nel tratto iniziale percorre la fascia prealpina, la Valsugana e il Canale di Brenta, per poi giungere in pianura a Bassano del Grappa.

Nell’alta pianura il bacino della Brenta è formato da sedimenti ghiaiosi, ciottoli e sabbie permeabili che danno luogo a delle pendenze piuttosto notevoli, difficilmente arginabili. Da Fontaniva fino alle porte di Padova, Ponte di Brenta, il fiume inizia ad avere una corrente più lenta e aumenta notevolmente la sua portata, alimentata dalla falda freatica di superfice e dalle acque di numerosi canali artificiali o rogge. In questa tratta, distinta da importanti opere di arginatura, il fiume presenta ancora un aspetto naturale, ma è segnato dalle profonde escavazioni nel suo alveo dovute all’estrazione di ghiaia e di sabbia avvenuta nel secolo passato.

Padova durante il Medioevo ha cercato di contenere la Brenta creando una serie di canali e, dopo aver tagliato il Bacchiglione verso Monselice, realizzò nel 1209 il taglio del canale Piovego e agli inizi del 1300 il taglio della Brentella a Limena.

Dal 1400 i Veneziani intervennero sulla tratta finale della Brenta nel tentativo di impedire l’interramento della laguna, effettuando, tra gli altri, il taglio  all’altezza dei comuni di Dolo e di Mira nella famosa Riviera del Brenta. Il fiume, che anticamente si dirigeva in laguna verso Marghera, dal 1896 sfocia direttamente nell’ Adriatico nel porto di Brondolo. Sin dall’antichità queste zone lagunari sono state oggetto di varie opere di bonifica, iniziate dai monaci benedettini, proseguite dai veneziani fino alle importanti bonifiche eseguite alla fine dell’Ottocento e nel primo dopoguerra.

STORIA

In epoca romana era denominato Medoacus (in mezzo a due laghi), forse in riferimento ai due bacini più settentrionali della laguna di Venezia. Nel Medioevo fu coniato il termine “Brintesis”, forse dal latino “rumoreggiare”, a ricordo delle diverse inondazioni, oppure dal ceppo germanico “Brint” (fontana) o “Brunnen” (scorrere dell’acqua). Questo fiume, infatti, è stato protagonista, nel corso dei secoli, di numerose alluvioni, le temibili Brentane. In Veneto e Trentino viene declinato al femminile, la Brenta.

La Brenta ha creato assieme al fiume Piave la Laguna di Venezia. A seguito della devastante alluvione del 589, l’alveo del fiume che passava anche per l’antica Patavium (Pataves= abitanti di palude) fu occupato dal fiume Bacchiglione. Padova, a parte Milano con i suoi navigli, ha avuto la più intensa attività di costruzione di canali artificiali idraulici, o rogge, di tutta la storia medievale europea.

La Repubblica di Venezia fece eseguire numerose opere di arginatura, deviazione di corsi d’acqua e bonifiche, per proteggere il delicato equilibrio lagunare. In particolare perfezionò il sistema idraulico costruito dai padovani intervenendo con dei ” tagli” sul tratto del fiume denominato  ” Riviera del Brenta”, celebre per le sue antiche ville.

Il fiume nel corso della storia è stato una fondamentale fonte di sostentamento e mezzo di trasporto. Nelle parti alte si navigava con l’uso di zattere mentre in pianura l’uomo scavando canali lo ha reso percorribile anche con le barche. Ad esempio la città di Venezia è costruita su palafitte costituite dai tronchi d’albero provenienti dai boschi delle Dolomiti e trasportati sulla Brenta.

Dal fiume si sono sempre  estratti sassi, ghiaia e sabbia per la costruzione di case e per la produzione della calce. Contemporaneamente sono state impiantate cave che hanno generato bacini artificiali. Questa attività di estrazione, diffusa soprattutto tra il 1950 e il 1970, ha modificato la morfologia del fiume causando uno sconvolgimento dell’equilibrio naturale che si era creato nel corso di millenni.

DANTE e la BRENTA

Nel Medioevo era fondamentale per l’economia del territorio il controllo dei percorsi fluviali e per la Brenta si accesero numerose battaglie tra le città di Padova e Venezia.

A causa del delta del fiume, i territori sotto il controllo della Serenissima non erano ben delimitati ed accettati da entrambe le città. Padova, d’altra parte, per frenare le esondazioni nell’area urbana aveva costruito delle poderose arginature del fiume presso l’antico Vicus Aggeris (Vigodarzere), così imponenti da stupire Dante Alighieri in viaggio come ambasciatore dei  Da Polenta, signori di Ravenna.

Dante Alighieri, Divina Commedia, Inferno, Canto XV

Quali Fiamminghi tra Guizzante e Bruggia,
temendo ‘l fiotto che ‘nver lor s’avventa,
fanno lo schermo perché ‘l mar si fuggia;
e quali Padoan lungo la Brenta,
per difender lor ville e lor castelli,
anzi che Carentana il caldo senta:
a tale imagine eran fatti quelli,
tutto che né sì alti né sì grossi,
qual che si fosse, lo maestro félli. –

[Come i Fiamminghi tra Wissant e Bruges, timorosi delle mareggiate che si avventano contro di loro, erigono una diga perché il mare venga respinto, o come fanno i Padovani lungo il fiume Brenta per difendere i loro campi e le loro case, prima che sui monti della Carinzia si sciolgano per il caldo le nevi, così erano fatti quegli argini, anche se il costruttore, chiunque sia stato, non li aveva eretti così alti né così spessi.]

 

FLORA e FAUNA

FLORA

L’ambiente fluviale del Medio Brenta, compreso fra Bassano del Grappa e Padova, è costituito da greti, steppe fluviali, saliceti ripariali, canneti, aree golenali, meandri abbandonati e boschi idrofili, risultato di pregresse escavazioni. Gli ambienti e gli habitat rimasti intatti lungo il fiume all’interno di un territorio densamente abitato, costituiscono un rifugio sicuro per numerose specie animali e vegetali. Lungo le rive della Brenta nasce una fiorente vegetazione che comprende essenzialmente pioppi, rovi, sambuco, biancospino, fiordaliso e salvia dei prati.

FAUNA

Pesci

La Brenta è inoltre un importante sistema fluviale dal punto di vista ittico e rappresenta, nel suo tratto medio, un ambiente favorevole a specie pregiate come la trota marmorata, la trota comune, la carpa, presente addirittura dall’epoca dei romani, e il temolo. Nella Brenta sono state immesse nuove specie ittiche importate da altre nazioni, che hanno prodotto gravi danni alla fauna autoctona, a cui hanno sottratto spazio per nutrirsi e per riprodursi.

Uccelli

Nell’ambiente della Brenta sono stati censiti circa 200 tipi di uccelli, alcuni vivono in colonie stabili, altri arrivano per nidificare e altri ancora si fermano per svernare percorrendo una rotta migratoria, ma tutti traggono il loro sostentamento lungo il fiume. Il tratto medio è ricco di specie rare di uccelli fra cui la cicogna bianca, la garzetta, lo sparviere, il cormorano, il martin pescatore, il cavaliere d’Italia, il picchio rosso, l’airone cenerino, il cigno reale e il germano.

Mammiferi, rettili e anfibi

Lungo le rive del Brenta vivono anche alcune specie di mammiferi, tra cui ricci, lepri, faine, volpi, scoiattoli e puzzole. Vi abitano anche anfibi, fra cui i più comuni sono la rana, il rospo e la raganella verde, e rettili.

REGOLE

10 REGOLE DI COMPORTAMENTO

1) Non abbandonare i rifiuti

2) Getta i rifiuti negli appositi contenitori, meglio se li porti a casa e li differenzi

3) Rispetta l’ambiente che ti circonda, dalla pianta al sasso in riva al fiume, tutti hanno un ruolo in questo fragile ecosistema

4) Se non conosci le piante non mangiare bacche, frutti e funghi

5) Rispetta gli animali siano questi selvatici o di compagnia

6) Non abbandonare gli animali

7) Non accendere fuochi al di fuori degli spazi dedicati

8) Non transitare con mezzi motorizzati

9) Passa una bella giornata nella natura con famiglia ed amici

10) La  Brenta è di tutti.
Difendiamola e Rispettiamola

INFO ITINERARIO
- Numeri utili

  NUMERI UTILI

 

  • Servizio di Whatsapp del Comune di Fontaniva 329 279 4487
  • Fontaniva Ascolta 329 279 4478
    Sportello telefonico d’ascolto rivolto  ai fontanivesi:
    Lunedì – Venerdì
    Mattina ore 9,00 – 12,00
    Pomeriggio ore 16,00 – 19,00
  • Assistente sociale 049 5949970
  • Sede  PROTEZIONE CIVILE di Fontaniva 049 5941787
  • Biblioteca 049 5949950

 

  • Centralino – Ufficio Protocollo          049 5949999 – 59499
  • Segretario Comunale 049 5949906
  • Anagrafe stato civile 049 5949908
  • Segreteria 049 5949902 – 5949903
  • Servizi sociali 049 5949953
  • Tributi 049 5949909
  • Cultura sport e sociale 049 5949953
  • Ufficio economato 049 5949904
  • Territorio- Patrimonio disponibile    049 5949923 – 5949925
  • Lavori pubblici – Manutenzioni- Patrimionio indisponibile- Demanio  049 5949945 –  5949971
  • Polizia locale-Commercio 049 5949930
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