I CONTARINI
I Contarini sono una delle più antiche famiglie del patriziato veneziano, di cui si hanno notizie sicure fin dal sec. XI. Trattasi di una delle “dodici famiglie apostoliche” che parteciparono all’elezione del primo doge Paolo Lucio Anafesto. I Contarini appartengono a quel nucleo del patriziato mercantile che contribuì all’espansione verso Oriente ed infatti un ramo cadetto si trapiantò in Siria e fu denominato Dal Zaffo, dal centro dei suoi maggiori affari (Giaffa) e dei suoi possessi orientali.
Il ramo indigeno, invece, si arricchì tra il sec. XIV e XV di ricchi possessi fondiari, specialmente per il matrimonio di Nicolo con Maria, figlia di Giacomo da Carrara al principio del secolo XV. È forse una delle poche famiglie veneziane che registri un così largo numero di onori principeschi: otto dogi, a cominciare da Iacopo nell’ultimo scorcio del sec. XIII, e una folla di politici, diplomatici, letterati ed anche un cardinale.
In particolare cinque dogi di questa famiglia si succedono nel corso del sec. XVII a breve distanza in momenti epici per la storia di Venezia.
Brevissimo il dogado di Francesco, figlio di Bertucci (settembre 1623-dicembre 1624) e poco attivo, dopo la crisi dell’interdetto, nella quale era stato influente attore, come ambasciatore presso Paolo V (1609) e dopo la congiura di Bedmar. Altrettanto breve e più sfortunato quello di Nicolò, figlio di Giovanni Gabriele (gennaio 1630-aprile 1631), sorpreso all’esterno dalla caduta di Mantova, e all’interno dalla famosa peste. I loro omonimi successori in un quarto di secolo furono chiamati ad assistere alle azioni gloriose della lotta contro il Turco: Carlo di Andrea (marzo 1655-maggio 1656), che vide le gesta audaci di Francesco Morosini ad Egina ed a Volo. Domenico di Giulio (ottobre 1659-gennaio 1675), che assistette al logorante e infelice duello col Turco intorno a Candia ed infine Alvise di Nicolò (agosto 1676-gennaio 1684), chiamato a rimarginare le ferite della guerra di Candia, che aveva dissanguato l’erario ed estenuato l’economia pubblica e privata.